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ZOOLOGIA

(IN FASE DI ALLESTIMENTO)

Una creatura rientra rotolando dall'eternità, un'altra un po' maldestra cade e resuscita ogni volta, un'altra ancora è un mostro oceanico la cui respirazione produce il flusso e il riflusso del mare, una con una gran coda lunga molti metri e simile a quella di una volpe e poi ancora una simile a una donna ma dalle mille braccia.

Zoologia  è un progetto di ricerca coreografica per la creazione di diversi esseri immaginari, grandi animali tranquilli a sangue caldo e dalle abitudini regolari, dotati di anima e a volte della ragione. Ne studia l'anatomia, l'alimentazione, la camminata, il colore.

Crediti

messa in scena e coreografie

Lucrezia Maimone

creazione e realizzazione oggetti di scena

Lucrezia Maimone, Vinka Delgado, Riccardo Serra

costumi

Lucrezia Maimone

creazione musicale

Lucia Angèle Paglietti, Elsa Paglietti

progettazione e realizzazione luci

Riccardo Serra

produzione Oltrenotte

fotografia Sara Montalbano

Progetto vincitore del Bando ABITARE 2022

di Equilibrio Dinamico con il supporto produttivo di Teatro Pubblico Pugliese, Comune di Andria, Festival Castel dei Mondi in collaborazione con il Museo Diocesano San Riccardo e Coop. Sociale Capital Sud (Andria, Puglia)

Con il sostegno di

Residenza RIZOMI 2022 / Tersicorea (Cagliari, Sardegna)

Botti du Shcoggiu (Carloforte, Sardegna)

MIC Ministero della Cultura

Tappe di creazione

“ANIMA IF”, TRA TEATRO DI FIGURA E DANZA, LA RIVELAZIONE DI “LUPA”

È forte l’emozione nello scoprire la capacità di invenzione, l’estro e il controllo del corpo di Lucrezia Maimone, in arte “Lupa”, alle prese con evoluzioni ardite e spettacolari. Autrice di una danza senza sbavature, la giovane artista aggiunge anche una innata presenza teatrale. Nella sua finestra espressiva riprende un pezzo da “Zoologia” -in corso di allestimento- in cui mostrerà un bestiario delle meraviglie orrido e fantastico. Vestita con un ampio abito da uomo si produce inizialmente in una danza fatta di armonica scioltezza, inanellando figure di spericolati movimenti aerei. Sguardi ambigui e mimica suggeriscono personaggi di storie improvvisate, parte di un teatro danzato che sfiora il cielo.

Torna in scena per mostrare un pupazzo altissimo dalla testa piccolissima, metà corpo, testa e un braccio, avvolto in un candido camicione. Compie evoluzioni e sberleffi facendo saltare via come un tappo di champagne la testa del pupazzo.

Ma è seduta su una sedia che “Lupa” improvvisa una danza ammaliante e ipnotica delle quattro braccia (due ovviamente fasulle e “cucite” sulla schiena” non si percepiscono). Due più due. Due che diventano tre, quattro e tornano due. L’artista compone intrecci impossibili eppure autentici. Un pezzo di straordinario impatto che trasforma la danzatrice e attrice nell’icona di Shiva, la divinità indù della distruzione, conosciuta anche con il nome di Natarajà, ossia il “Signore dei danzatori”. Danza, invenzione teatrale, arte circense, teatro di figura e acrobatica. Tutto questo si concentra nell’arte di “Lupa”, o Lucrezia Maimone, futura stella di sicuro successo, grazie anche ad “Anima If” che conferma la propensione ad essere incubatore di nuovi talenti e vetrina di un teatro di figura che ricerca il confronto con altri mondi e linguaggi.

WALTER PORCEDDA / Gli Stati Generali

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